Un 2008 da dimenticare, per tutta l’economia mondiale e per tutti i settori di business.
Eppure, mai come in questi momenti viene messa alla prova la solidità di un Gruppo industriale, la sua capacità di reagire alle difficoltà mettendo in campo nuove risorse e investimenti finalizzati a mantenere stabile la produzione ma soprattutto a cogliere i primi segnali di ripresa, quando ci saranno. A parlare sono le cifre: nonostante una lieve flessione del fatturato consolidato – attestatosi a quota 1.172 milioni di euro – il Gruppo conferma un utile anche nel 2008, pari a 15,6 milioni di euro, e addirittura un incremento del patrimonio netto, che raggiunge i 541,3 milioni di euro, confermando la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo e la sua affidabilità come partner commerciale.
In linea con il 2007 anche la quota export, che raggiunge l’86%, mentre le numerose operazioni societarie avviate nel corso dell’esercizio hanno realizzato appieno quello che era uno degli obiettivi del Gruppo, cioè la semplificazione e l’ottimizzazione della propria articolazione societaria, verso la ricerca di una maggior coesione e sinergia organizzativa. Ma ad avere fatto la differenza – permettendo a Sacmi di guardare con fiducia a un 2009 pieno di incertezze e difficoltà – sono stati gli investimenti in prodotti innovativi per tutti i settori di business, che hanno raggiunto nell’anno quota 64 milioni di euro, in crescita del 48% rispetto all’anno precedente. Due fronti – investimenti e riorganizzazione societaria – che vedranno il Gruppo impegnato al massimo livello anche per il 2009.
Sempre più forte e radicata è anche la struttura internazionale del Gruppo, che è presente in 24 Paesi con stabilimenti, aziende di distribuzione e di servizio. Oltre 70 le società disseminate per il globo che fanno capo alla sede di Imola, mentre sono 20 le società nei cinque continenti in grado di offrire in loco un servizio di assistenza rapida, efficace e diretta.