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Bilancio Sociale 2005: crescere ancora, rispettando la propria missione

Bilancio Sociale 2005: crescere ancora, rispettando la propria missione

Rappresentare i soci come soggetto collettivo primario, valorizzarne le capacità professionali in un’ottica di sviluppo e di responsabilità sociale, garantire ai dipendenti mutualità e prospettive. Questa la missione di Sacmi, che dal 1919 partecipa attivamente alla vita sociale di Imola, portando i valori e le eccellenze di questa città in tutto il mondo, e garantendo alla regione Emilia Romagna un indotto di oltre 300 milioni di euro nel solo 2005, più 22,8%. Sacmi rende noto il terzo bilancio sociale, relativo appunto allo scorso esercizio, quando la Cooperativa si è dotata anche di un Codice Etico, vincolante per tutte le società del Gruppo. Pieno rispetto delle leggi, una gestione societaria e contabile che tuteli l’integrità del capitale sociale, massima trasparenza nell’utilizzo delle risorse patrimoniali, rispetto delle regole della libera concorrenza, rapporti chiari con la Pubblica Amministrazione. Questi i pilastri del Codice Etico. Che si impegna anche, di questi tempi un fattore non di poco conto, a tutelare con forza i diritti dei propri dipendenti, considerati un elemento fondamentale per il successo del Gruppo.
Il trend di tutti gli indicatori di Valore Aggiunto di Sacmi, cioè la differenza fra valore dei ricavi e costi esterni dell’impresa, è piuttosto positivo. I ricavi della produzione tipica, infatti, passano dai 487 milioni di euro nel 2003, ai 621 del 2004, fino ai 665 del 2005. Un incremento del 36,5%. Il valore globale della produzione raggiunge i 671 milioni di euro, mentre il valore aggiunto globale al netto di rettifiche, accantonamenti e altri oneri sale a 114,5 milioni di euro, in aumento del 2,6% sul 2004.  Il Valore Aggiunto è l’anello di congiunzione tra la contabilità di esercizio e la contabilità sociale. Infatti, il valore prodotto da Sacmi nel 2005, pari a quasi 129 milioni di euro, è stato ripartito fra i diversi portatori di interesse : il 52,6 al personale, il 14 alla Pubblica Amministrazione. L’impresa si aggiudica il 21,1% delle risorse, il 2,7% va a finanziare il capitale di credito; quindi comunità locale e movimento cooperativo, ognuna titolare dello 0,7%, pari a ben 861.815 euro. Quasi mille dipendenti, oltre la metà dei quali coinvolti, nel 2005, in un’intensa attività di informazione, per un totale di 16.900 ore. Più di 100mila euro investiti in sicurezza sul lavoro, che ha ridotto il numero e la gravità degli infortuni, dal 2003, di oltre il 50%.
Forte la vocazione di Sacmi all’internazionalizzazione, con il 90% del fatturato prodotto all’estero, il 32 in Occidente, il 58 nei Paesi in via di sviluppo. Il Gruppo garantisce ai clienti, il 46% dei quali definibili come “grandi clienti”, qualità elevata e certificata dei prodotti e dei servizi forniti, compresa l’assistenza post-vendita. La quota garantita dal mercato locale si riduce, via via che Sacmi cresce: un obiettivo, la crescita, per cui Sacmi ha investito ingenti risorse, portando a 1.312 il totale dei brevetti. Un incremento di produttività che ha generato anche un aumento dei rifiuti da smaltire. Ma rivendendo i materiali di scarto successivamente alla raccolta differenziata, Sacmi ha, nello stesso periodo, dimezzato i costi netti di gestione degli scarti.

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