Crescenti volumi di vendita, marginalità stabile. E questo nonostante il persistere e l’aggravarsi di tre preoccupanti fenomeni, che già avevano contraddistinto l’esercizio 2006: il super-euro, l’aumento dei costi delle materie prime, l’impennata del prezzo del greggio. Così si può sintetizzare il bilancio consolidato 2007 del Gruppo Sacmi, che si è chiuso con un fatturato di 1.243 milioni di euro, più 15,7% sul 2006. Un dato che, al netto di ristrutturazioni, integrazioni, uscite dal perimetro di consolidamento, sarebbe stato addirittura superiore di oltre sette punti percentuali (più 23,3%).
Allo stesso tempo, il 2007 va in archivio con un’invidiabile marginalità complessiva (Ebitda pari a 127 milioni, più 39,5%, Ebit a 89 milioni, più 48,3% sul 2006). Se l’utile netto si attesta sui 30,1 milioni di euro, cresce ulteriormente il grado di internazionalizzazione del Gruppo, con la quota export che raggiunge l’85% del giro d’affari complessivo. Solidità finanziaria e attenzione alla crescita si confermano dunque anche per il 2007 come caratteristiche distintive del Gruppo Sacmi, che porta a 533 milioni il proprio patrimonio netto e a 43 milioni di euro gli investimenti in R&S.
Riguardo ai singoli rami di business, da rilevare la tenuta della Divisione Ceramics: nonostante un momento internazionale niente affatto favorevole, grazie ad azioni commerciali mirate e allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie la Divisione, nel suo complesso, ha addirittura superato le previsioni di budget, sia in termini di volumi che di redditività, con il fatturato che si attesta a quota 836 milioni di euro, contro i 695 del 2006. Da rilevare, per il 2007, la fortissima espansione del Whiteware, che ha quasi raddoppiato il proprio fatturato, portandolo a 100 milioni di euro.
Anche la Divisione Beverage & Packaging ha proseguito, nel 2007, la crescita avviata nel 2006, con il fatturato che raggiunge quota 221 milioni. Nuovi record si registrano sul fronte della vendita di macchine e impianti per la produzione di tappi in plastica, per un giro d’affari che sfiora i 116 milioni di euro (più 30% sul 2006). Da rilevare le performance di Sacmi Filling, che cresce del 42%, mentre Sacmi Labelling, con un più 30%, si è imposta ancora una volta come punto di riferimento per il business delle macchine etichettatrici ad alta velocità.
A seguito della conclusione di alcuni accordi commerciali – che ha implicato l’uscita dal Gruppo Sacmi di alcune società – si registra invece una contrazione di fatturato e numero di addetti nel business del Food Processing & Inspection Systems, che si ferma, per il 2007, a 51 milioni di euro. Da rilevare, per contro, le ottime performance di Carle & Montanari, che nel 2007 ha aumentato il volume d’affari del 15%. In crescita anche i volumi di vendita dei sistemi per il controllo qualità, in particolare per il settore dell’ortofrutta.
Un anno di consolidamento, il 2007, per la Divisione Plastics, che a fronte di un mercato cresciuto di un misero 3% ha fatto registrare un incremento dei volumi superiore al 16%. Un risultato brillante che si spiega, da un lato, con la scelta del Gruppo – con particolare riferimento a Negri Bossi – di proporsi non solo come produttore di macchine, ma come fornitore di sistemi complessi. Il tutto sostenuto da una forte attenzione al core business e da importanti sinergie tra le varie aziende del Gruppo, come quella tra Negri Bossi e Gaiotto Automation.
Infine la Divisione Service: 48 milioni di euro di fatturato, che corrispondono a un incremento del 23%