Etica e responsabilità sociale d’impresa fanno parte, da sempre, dell’agire quotidiano di Sacmi, con numerosi progetti realizzati sia a beneficio del territorio imolese sia nei Paesi emergenti dove il Gruppo opera. E come ogni anno, Natale rappresenta l’occasione per dare un segnale ulteriore, forte e concreto, in questa direzione, cominciando dal bene più prezioso di tutti, la tutela della salute e – per conseguenza – della vita stessa.
È questo il caso dell’Etiopia, Paese in grossissima crisi finanziaria e sociale. E a quelle latitudini parlare di crisi significa mettere in discussione la stessa possibilità di sopravvivenza per una popolazione da decenni in condizioni precarie. Tra le numerose associazioni benefiche che operano nella zona, figura la Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Cristo, da 37 anni nel Paese per dare un futuro alle popolazioni indigene, specialmente sul fronte dell’assistenza sanitaria e dell’educazione.
E se a causa della crisi finanziaria e della penuria di materiali da costruzione l’ospedale di Wasserà – questa l’area interessata dal progetto, situata nella parte meridionale del Paese africano – rischiava di non vedere mai la luce, ecco arrivare il prezioso aiuto di Sacmi, che ha messo a disposizione della Missione una cifra consistente, tale da permettere il celere completamento di una struttura essenziale per alleviare le sofferenze e i disagi della popolazione locale, con particolare riguardo a donne e bambini. Una goccia in un mare di emergenze, quelle molte emergenze che agitano il sud del mondo e in particolare il continente africano. Una goccia, quella donata da Sacmi, che per alcuni però significherà vita.