Una nuova scuola media nella città eritrea di Massaua. La costruzione di un ospedale nella città di Wasserà, in Etiopia. E, ancora, la realizzazione di un centro sanitario in Togo, in una delle aree più povere del continente, o il progetto per combattere la piaga denutrizione dei bambini di Jakarta, in Indonesia. Sono solo alcuni dei risultati della solidarietà internazionale targata Sacmi, un Gruppo che, tenendo fede alla vocazione mutualistica che lo caratterizza fin dalla fondazione, basa il proprio agire quotidiano sull’etica e la responsabilità sociale d’impresa, con numerosi progetti realizzati sia a beneficio del territorio imolese sia nei Paesi emergenti dove il Gruppo opera.
È la Tanzania, quest’anno, l’obiettivo di Sacmi, che ancora una volta, in vista del Natale, intende dare un segnale ulteriore, forte e concreto, per la tutela del bene più prezioso: la salute e, quindi, la possibilità per tutti di accedere alle cure sanitarie. Mancanza di strutture, attrezzature, personale e medicinali con i quali curarsi adeguatamente: questa è la situazione in diverse zone periferiche del Paese africano, dove il virus HIV si sta diffondendo a macchia d'olio e coinvolge oramai ben il 5,6% della popolazione. È qui che opera da alcuni anni l'associazione Amici Mondo Indiviso che, grazie a un'importante donazione di Sacmi, potrà procedere alla ristrutturazione del presidio sanitario nel villaggio di Bukumbi e all'acquisto di attrezzature essenziali per la diagnosi e la cura dei pazienti.
Situato 35 km dalla città di Mwanza, il presidio è gestito dalle Suore di Nostra Signora del Kilimanjaro e offre un servizio di assistenza essenziale non solo per la popolazione di Bukumbi – circa 6mila persone – ma anche per tutti i villaggi limitrofi. I pazienti sieropositivi, infatti, non solo hanno necessità, nella maggior parte dei casi, delle cure per l'HIV – fornite dal Governo – ma anche di tutta una serie di terapie di supporto complementare che sarebbero totalmente a carico dei pazienti.
Così Sacmi ha risposto prontamente all'appello lanciato dall'associazione Amici Mondo Indiviso, che aderisce all'Associazione Missionaria Internazionale e, dal 1991, è supportata dalla Diocesi di Faenza-Modigliana, operando in diverse aree del mondo tra cui Italia, India, Eritrea e Tanzania. Un gesto che restituisce una speranza concreta a tanti malati di AIDS, la maggior parte dei quali donne e bambini, che potranno così ricevere cure adeguate all’emergenza e, attraverso un’adeguata terapia, reinserirsi nella società.