Il prossimo 6 maggio a Castel San Pietro il convegno “Efficienza energetica nel settore termale, ricettivo e turistico”
Sul tavolo, tre esigenze: ottimizzare i consumi di strutture altamente energivore, come le terme o gli alberghi; secondo, garantire un tempo di ritorno dell’investimento in interventi di efficientamento energetico breve o, comunque, sostenibile; quindi affidarsi a partner capaci di fornire una soluzione completa, “chiavi in mano” e personalizzata, sia sotto il profilo della tecnologia sia dal punto di vista dell’analisi di fattibilità finanziaria, in raccordo con le opportunità di incentivazione regionali, nazionali ed europee disponibili. Una risposta di alto livello arriva da Protesa, l’azienda del Gruppo Sacmi che, attraverso la divisione REM (Renewable Energy Management), progetta, realizza e gestisce impianti ad energia rinnovabile e interventi integrati di efficientamento energetico.
Grazie alla collaborazione con Profin ed Energifera – professionisti, rispettivamente, della consulenza in tema di finanza ordinaria e agevolata e della progettazione e produzione di cogeneratori modulari per l’efficienza energetica – Protesa ha messo a punto un modello, nell’ambito delle attività sviluppate per Co.Ter (Consorzio Terme Emilia-Romagna), che si è tradotto in sei progetti di efficientamento energetico presso le strutture termali della regione.
Questo modello sarà presentato il 6 maggio prossimo a Castel San Pietro Terme (ore 9.30 Golf Club le Fonti), in occasione del convegno “Efficienza energetica nel settore termale, ricettivo e turistico”, a cui parteciperanno, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – affiancato dal direttore generale Attività produttive, Commercio e Turismo della Regione Emilia-Romagna, Morena Diazzi – il presidente di Co.Ter Lino Gilioli e i rappresentanti delle tre aziende (Protesa, Profin ed Energifera) che hanno messo a punto il “pacchetto”. Ad accoglierli, i “padroni di casa”, dal primo cittadino di Castel San Pietro Fausto Tinti al presidente dello stabilimento termale – ove l’impianto è stato appena installato ed inaugurato – Attilio Menconi Orsini, direttore e presidente della Società Terme di Castel San Pietro.
Interessante ed articolata, la proposta Protesa-Profin-Energifera prevede un vero e proprio percorso che parte dalla mappatura dei consumi e degli impianti esistenti e si conclude con l’installazione delle nuove soluzioni – attraverso un audit energetico e una valutazione dei potenziali di efficientamento – passando per una puntuale analisi di fattibilità economico-finanziaria (investimento con risorse proprie, richiesta di leasing-credito bancario, ecc) e di analisi delle opportunità di incentivazione pubblica che consentono, da un lato, un rientro ancora più rapido dal capitale investito, dall’altro, una migliore gestione dell’operazione sotto il profilo finanziario. “La proposta – spiega Mauro Ferri, presidente di Protesa – si rivolge in modo particolare alle aziende termali e alle grandi strutture ricettive che hanno consumi energetici e, soprattutto, un fabbisogno termico significativo. In tali casi, l’intervento di efficientamento energetico consente di ottenere, in breve tempo, il rientro del capitale investito, in quanto il risparmio ottenuto compensa i costi iniziali di investimento, liberando risorse economiche”.
Questi, in sintesi, i termini di un investimento ‘benchmark’, esposti da Ferri e riportati in dettaglio dalla relazione congiunta che Protesa, Profin ed Energifera presenteranno a Castel San Pietro in occasione del convegno del 6 maggio: “A fronte di un investimento di 218.300 euro finanziato al 100% e con Iva finanziabile come spese generali per una durata di 7 anni con garanzia pubblica all’80% a valere sul Fondo Centrale di Garanzia (come da legge 662/96) – sottolinea il presidente di Protesa – l’impresa andrebbe a pagare un tasso d’interesse generale sul finanziamento, ai valori attuali di Euribor, non superiore al 4,3%”. Il che, su base annua, “si tradurrebbe in un risparmio netto per l’impresa di 46.500 euro, a fronte di una rata sul finanziamento di 36.400 euro, e in un minor costo ambientale – conclude Ferri – quantificabile in 39,3 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiate ogni anno, pari a 90,8 tonnellate di CO2 in meno emesse in atmosfera”.
Risultato, l’implementazione di un vero e proprio “sistema di gestione ambientale” che consente il monitoraggio anche da remoto dei consumi energetici, la loro analisi per singola voce di costo, l’Operations & Maintenance dell’investimento realizzato, un resoconto puntuale sulle prestazioni energetiche degli edifici, la mappatura degli ulteriori interventi attuabili sulla base delle specifiche abitudini dell’utenza, sviluppando un rapporto destinato a durare nel tempo.
Ampio il portfolio che le tre aziende possono mettere a disposizione, con interventi realizzati – oltre che a Castel San Pietro – presso i più importanti stabilimenti termali italiani ed internazionali, mentre le evoluzioni normative più recenti (come il decreto c.d. “competitività”), rendono questo tipo di investimenti ancora più convenienti, grazie alla concessione di un credito d’imposta pari al 15%.
La giornata del 6 maggio si concluderà, nel pomeriggio, con una visita guidata all’impianto già avviato presso il rinomato stabilimento termale castellano.
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