Un bagno rivestito di piastrelle luminose, che si illuminano in modo diverso e personalizzato a seconda delle preferenze di ogni membro della famiglia. Non è fantascienza, ma la rivoluzionaria piastrella luminosa proposta da Sacmi. Ed è solo uno dei possibili utilizzi della ceramica “disegnata dalla luce” messa a punto dall’azienda giusto in tempo per il Tecnargilla 2008.
L’innovazione viene esposta non a caso – oltre che nello stand dell’azienda – nell’area “CeramiLights” di Acimac (l’associazione che riunisce i maggiori produttori italiani di macchine per la ceramica), un vero e proprio “ceramic workshop” in cui i protagonisti del settore presentano a visitatori e potenziali clienti quello che potrebbe essere il futuro della ceramica.
La piastrella luminosa di Sacmi è a tutti gli effetti una piastrella per rivestimento, di colore bianco: quando è spenta. Perché quando è accesa può assumere qualsiasi tipo di colorazione. Questo grazie a led a elevata potenza, installati tra una classica superficie opaca e un più “nobile” strato traslucido. Questi led – che in linea generale costituiscono, sostengono gli esperti, il futuro dell’illuminazione – hanno vita “infinita” rispetto a una tradizionale lampadina, non essendo costituiti da filamenti ma da diodi elettroluminescenti che emettono luce qualora attraversati da – poca – corrente. Un esempio, le strisce di piccole luci talvolta ornamento della parte anteriore delle auto di fascia alta, che saranno presto sfruttate (sempre secondo gli esperti) anche per i normali fanali.
La tecnologia nell’era della globalizzazione spesso non ha patria, né padroni. Ma è tutta di Sacmi l’idea di inserire questi innovativi led all’interno di una piastrella, in modo che diventi un elemento radiante. L’accorgimento fondamentale per ottenere questo risultato, degli speciali “crocini” – i punti di congiunzione tra quattro piastrelle tradizionalmente sfruttati dal posatore – che conducono l’elettricità, e che quindi possono mettere in comunicazione, replicando il contatto, le diverse piastrelle luminose. In un futuro prossimo – si parla di pochi mesi – Sacmi proporrà addirittura un sistema gestito da un’unica piastrella “master”, collegata alla corrente, che gestisce tutte le altre piastrelle dando ad esse anche una colorazione specifica. Perché al momento – questo il “dimostratore” a disposizione dei visitatori del Tecnargilla – le piastrelle possono sì illuminarsi del colore voluto, ma in modo uniforme, senza variazioni sul tema o giochi di luce. Che saranno però disponibili a costi contenuti a brevissimo termine, aprendo numerose frontiere – da qui l’esempio iniziale del bagno – alla cromoterapia, e in generale al gusto del consumatore. Già con dieci o quindici pezzi (l’ideale appunto per il locale bagno) l’effetto luminescente, assicurano i progettisti Sacmi, è piuttosto interessante.
Quello che conta, proprio dal punto di vista dei costi, è che la posa di questo tipo di piastrelle è del tutto convenzionale, come se si trattasse di una piastrella qualsiasi. ... continua ....